Quadro Legislativo Nazionale 

C’è chi dice che la Naturopatia in Italia sia “riconosciuta” dalla legge 4/2013. Niente di più fuorviante!  Il mondo delle “professioni riconosciute” è finito, tanto che da anni si parla dell’abolizione degli Ordini Professionali, organismi corporativi anacronistici, che richiedono un’iscrizione obbligatoria, senza la quale non si può esercitare la professione. L’Italia è uno dei pochissimi paesi al mondo che ancora li mantiene in vita. Altrove la tutela delle professioni viene svolta dalle associazioni professionali, l’adesione alle quali è libera e volontaria. Con questo intento di liberalizzazione dell’esercizio professionale, adeguata alle richieste di un mercato moderno che ha visto la nascita di decine e decine di nuove professioni (dal web designer all’amministratore di condominio), ormai indispensabili al nostro vivere, il Parlamento approva nel 2013 la legge 4 che è una legge per le associazioni professionali, non una legge per la naturopatia,  una legge che stabilisce pochi criteri alle quali le associazioni professionali devono uniformarsi in una libera ottica di autoregolamentazione che prescinde dal riconoscimento delle professioni con leggi ad hoc.  E’ quindi più che ora di liberare la mente dal concetto di “professione riconosciuta” per comprendere che in Italia si può esercitare qualsiasi professione, rispettando le specifiche delle altre, se si è iscritti ad un’associazione professionale che garantisca il controllo della formazione, dell’aggiornamento e la capacità dell’iscritto di tutelare le persone che a lui si rivolgono. Vige quindi un criterio di autoregolamentazione. Starà poi al cittadino scegliere il professionista iscritto all’associazione più prestigiosa e con standard più elevati.

Legge Nazionale 4/2013

Disposizioni in materia di professioni non organizzate in Ordini e Collegi

Lo strumento, identificato dalla legge 4/2013 per la qualificazione delle professioni non regolamentate è la certificazione su  Norma UNI. La Certificazione è un atto volontario e non è necessario allo svolgimento dell''attività di Naturopata, fino a quando il Consiglio Superiore di Sanità non avrà sciolto il dubbio circa l'appartenenza della Naturopatia al settore sanitario o alla legge 4/2013. Se Naturopatia dovesse diventare professione sanitaria, dovrà sottostare ad una formazione universitaria, in quanto il legislatore ha già dichiarato che nessuna professione sanitaria potrà essere formata ancora dalle Regioni. Attenzione agli enti che propongono certificazioni con organismi diversi da FacCertifica e Aja Registrars Europe, gli unici accreditati presso Accredia  per la Norma UNI 11 491 che è quella specifica per la Naturopatia. Se siete interessati a certificare le vostre competenze in Naturopatia in base alla Norma UNI, scrivete a info@assonaturopati.it e vi spiegheremo come fare e con chi è meglio certificarsi, perchè occorre scegliere un organismo serio. 

Legge Regionale Lombarda

Norme in Materia di Discipline Bio-Naturali

La legge lombarda non riconosce la professione di Naturopata, non potrebbe, in quanto l'istituzione di nuove professioni compete allo Stato. Attraverso questa legge, nata nel 2005 su iniziativa di Vera Paola Termali, la Regione prende atto dell'esistenza sul territorio regionale di diverse professioni che si ispirano al concetto di vitalità. Queste professioni, fra cui Naturopatia, sono inserite nel Quadro Regionale degli Standard Professionali, in quanto godono di norme condivise che fissano il monteore minimo di formazione. Questo enorme lavoro è stato fatto dalle associazioni professionali e dagli enti formativi delle varie discipline all'interno del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio-Naturali. L’iscrizione agli elenchi regionali è gratuita ed aperta a professionisti residenti in tutta Italia. Gli istituti di formazione invece devono avere sede in Lombardia.  Ribadiamo che essere iscritti agli elechi lombardi non significa svolgere una professione “riconosciuta”, ma acquisire un “bollino blu” istituzionale a favore della propria professionalità. La legge lombarda ha svolto il ruolo di apripista ad una nuova via normativa che non ricadesse nella “legislazione concorrente” che aveva portato agli inizi del secolo alla continua cassazione delle leggi regionali. La strada venne seguita a ruota da Regione Toscana e soltanto nel 2018 da Regione Veneto. Al momento la legge lombarda rappresenta la meglio organizzata delle normative regionali, ma non si può non notare con rammarico che i tentativi di una legge nazionale sulla falsariga di quella lombarda sono falliti, un po’ per rallentamenti interni, un po’ per l’instabilità della vita politica italiana, caratterizzata da governi di breve durata.

 
Legge Regionale Veneta

sulle discipline del benessere e bio-naturali

Testi di riferimento Internazionali

Qui potete leggere come l'Organizzazione Mondiale della Sanità prefigura la medicina del futuro, nella quale medici e non medici lavoreranno insieme, ognuno con le proprie competenze per una medicina veramente integrata, non solamente sanitaria, per un concetto più ampio di salute,  basato sulla vitalità e il diritto del cittadino alla libertà di cura. AssoNaturopati ha assunto come suo requisito di ammissione il monteore dei Benchmarks, mentre alcune discipline ritenute indispensabili al naturopata dall’OMS, in Italia sono esercitabili solamente dal medico (agopuntura e omeopatia, ad esempio).